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Davide Guandalini
Nato il 2 novembre 1980 a Ferrara, all’età di sedici anni gli viene diagnosticata l’Atassia di Friedreich, una malattia neuro-degenerativa. I primi anni passano senza grandi disturbi, periodo durante il quale Davide ha terminato gli studi informatici. Nel 2000 ha iniziato lavorare come analista programmatore in una software house.
Con il passare degli anni la vita di Davide è stata mutata a causa della malattia, ma, nonostante le difficoltà, ha coltivato diversi interessi.
Da sempre è appassionato di tecnologia, lettura, poesia, musica, cinema e fotografia. Sue sono infatti le foto che impreziosiscono questa raccolta.
Frequenta una palestra che, abbinata ad un percorso di fisioterapia, lo aiuta a mantenere il più possibile la mobilità del corpo, oltre ad essere un luogo di socializzazione molto importante.
Dal 2014 è componente attivo di un’associazione culturale che organizza annualmente un Festival di cortometraggi.
Pubblicazioni
2010 - Associazione Culturale OcchiettiNeri - “Florilegio 2010” – Anche la luna è triste
2010 - Poesia è Rivoluzione - “Il Sogno” – Eclissi
2010 - Poesia è Rivoluzione - “Il Mare” – Viaggio della speranza
2010 - Poesia è Rivoluzione - “La Solitudine” – Vuoto
2011 - Collettivo Poetico i Percorsi di Pacifico - “Calliope Regine” – Voci nel Vento
2011 - Poesia è Rivoluzione - “La Notte” – Solo un attimo
2011 - Poesia è Rivoluzione - “La Maschera” – Aspettando
2011 - Poesia è Rivoluzione - “La Libertà” – Il Mondo
2011 - Poesia è Rivoluzione - “La Strada” – Orme
2012 - Poesia è Rivoluzione - “La Follia” – Sono il Folle
2013 – Il Cigno - “I poeti contemporanei vol.139” – Sono il folle, Favole, Tramonti, Io non tremo, La sinfonia del dolore, Oscurità, Spirito e Parole
2013 - Associazione Culturale Dionisio - “Il Viaggio” – Dolce Fuoco
2017 - Gora Edizioni – “Antologia poetica Il Viaggio” - Luglio
2020 – Idrovolante Edizioni – “Poesie di Strada” – Diversa, Quello che sono
FRAMMENTI - poesie
Come in ogni opera, la vita si fa teatro e ogni palcoscenico vuole il suo personaggio ad anfitrione di un istante che racconta gesti, suggestioni, morali nascoste o interpretabili.
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Diviso in tre insiemi, le poesie di questa raccolta cercano dimora sotto le vesti scomode di tre profili metafisici che nella loro essenza hanno dato ispirazioni e connotazioni, capaci di abbracciare più colori nella gamma delle sfumature umane.
Una vera e propria enciclopedia di emozioni.
quattro chiacchiere con Davide
[D] Ciao Davide. Innanzitutto, grazie della tua disponibilità. Da sempre ami la parola scritta e non puoi fare a meno di esprimerti tramite i versi. La poesia ti affascina e ti rappresenta. Andiamo quindi dritti al cuore di questa passione. Scrivere poesie… perché?
Per poter scolpire emozioni negli attimi della mia vita e poter condividere i miei pensieri.
[D] Quando hai capito che non avresti potuto prescindere dalla tua passione per la scrittura?
Durante l'adolescenza. Sentivo il bisogno di trasformare in parole le mie emozioni.
[D] Se ti dico Reading All, cosa ti viene in mente? A parole tue.
Voi! La vostra disponibilità. Nonostante il 2020 sia stato molto ostico per i rapporti fisici, con Reading All ho trovato la tranquillità necessaria a completare il lavoro. Ci si sente parte della squadra, non solo “cliente”, e questo fa la differenza.
[D] Innanzitutto, grazie per aver dato fiducia al progetto Reading All. Non ti chiediamo di esprimere un parere sul nostro servizio ma vogliamo parlare del Self Publishing. Quanto ne sapevi di questo nuovo modo di fare editoria?
Praticamente niente. Avevo letto qualcosa sulle autopubblicazioni ma non mi ero mai addentrato nell'argomento.
[D] Dopo questa prima esperienza, come descriveresti adesso le possibilità del Self Publishing?
È veramente una bella opportunità.
[D] Entri in un bar. Ti siedi al bancone. Vicino a te c’è un uomo che sta scrivendo assorto su un foglio di carta. Dai una sbirciata e leggi. Cosa c’è scritto su quel foglio?
Il mondo è pieno di gente che non si fa i fatti suoi!
[D] Qual è il posto più strano dove hai detto “datemi un foglio, devo scrivere”! O la situazione in cui proprio non hai potuto fare a meno di fermarti per scrivere un verso.
Qualche anno fa mentre tornavo a casa in auto, in una notte di nebbia, mi sono fermato anche se ero solo a cinque minuti da casa. Dovevo appuntarmi un verso.
[D] Quali sono i poeti o gli scrittori che più ti hanno ispirato o ai quali ti ispiri quando scrivi?
Charles Baudelaire, Arthur Rimbaud, Emily Dickinson, Alda Merini, Pier Paolo Pasolini, Margaret Adwood e Philip K. Dick.
[D] Quali progetti vedi per il tuo futuro?
Non so, a 40 anni devo ancora capire cosa voglio fare da grande!
[D] L’emozione o la parola che vorresti generare in chi ti legge?
Avere coraggio di osare sempre.
[D] “Frammenti” contiene tuoi scatti per immortalare la figura femminile. Cosa rappresenta per te la donna e perché proprio questo soggetto completa la raccolta?
La figura femminile è il motivo per cui ci si alza la mattina! O no?
A parte la battuta, le donne emanano emozioni costantemente solo che ognuna ha una chiave di lettura diversa. La poesia e la fotografia solo i miei strumenti per tentare di leggere le loro emozioni.
[D] Consigliaci 3 libri da leggere assolutamente prima di morire.
Guida galattica per gli autostoppisti di Douglas Adams: qui troverete la risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l’universo e tutto quanto.
L'ombra del vento di Carlos Ruiz Zafón: avventura, mistero, amicizia, amore, poesia, senso della vita… Serve altro?!
Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry: da leggere da bambini, da adolescenti e da adulti.
[D] Con quale scrittore o poeta vorresti scambiare due chiacchiere? E se potessi, quale domanda faresti?
Ubriacarmi con Baudelaire. Le domande nasceranno sul momento.
[D] Qual è la poesia da te scritta alla quale sei più legato e perché?
“Sono il folle”. Probabilmente perché è una delle poche poesie che non parla direttamente di me o di una persona a me cara. Ma parla a tutta l'umanità.
[D] Grazie della tua disponibilità e ora una domanda alla Marzullo che non può mancare. Se tu fossi un libro… quale saresti e perché?
Se fossi un libro vorrei essere uno di quei libri per bambini che si regalano quando si impara a leggere. Pieno di figure. Che rimangono per anni sul comodino e quando vengono ripresi in mano c'è sempre un attimo di emozione e di nostalgia per il tempo che è passato, e si sorride tra sé e sé.