di Hanya Yanagihara - ROMANZO - Feltrinelli.
Dopo il successo di "Una vita come tante", Hanya Yanagihara torna con la sua potente penna per raccontarci di un popolo effimero e dei suoi carnefici. Un romanzo che attraverso l'escamotage della narrazione ci parla di esotismo, colonizzazione, europeismo ma anche di politica, violenza e magia.
Una storia cruda, di scoperta e di separazione. Di vita che sfugge senza che se ne abbia la percezione.
Il giovane medico Norton Perina torna da una spedizione nella remota e vergine isola micronesiana di Ivu’ivu con quella che si prospetta essere la cura per l’invecchiamento, che possa dare la vita eterna, obiettivo di tante ricerche e scritti nei secoli.
La scoperta del segreto dell'immortalità, che colpisce -e forse affligge- una parte della popolazione dell'isola, porterà con sé, inevitabilmente, una serie di conseguenze difficili e oscure, un terribile prezzo che Perina dovrà pagare sulla propria pelle.
Gli eventi fuggono dalla mano e dalla vista del medico, trascinandolo in un vortice di gravi accuse di pedofilia; ma come si è passati dalla spedizione esplorativa a questo finale?
Attraverso la continua ricerca, del non accontentarsi, della testardaggine umana di voler capire, conoscere, a scapito anche dei propri principi e delle proprie convinzioni.
Un finale che sorprende è il lascito di Perina, perché fino all'ultimo - forse per la natura umana che ci contraddistingue - si pensa che la speranza e la buonafede abbiano la meglio sul potere e la prevaricazione. Perché le vite umane che si intrecciano alla vita dell'isola sono destinate a seguire la stessa strada, verso una irrimediabile rovina.
Il tutto raccontato attraverso le meravigliose descrizioni dell'autrice, capace di travolgere il lettore catapultandolo all'interno della storia.
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